Pillola corsara N°19 – Il piacere di leggere senza ossessioni pubblicitarie

Il piacere di leggere senza ossessioni pubblicitarie…………[ pillola corsara – n.19]

Confesso anch’io ho sbagliato. In diverse occasioni della mia attività di critico d’arte e letterario, ho ceduto ai richiami della rèclame , ormai, onnipresente sui mezzi di informazione e sulle reti web, circa la diffusione dei libri da leggere, selezionati, collocati in graduatorie di vendita e di massimo gradimento. Il lamento che in Italia non si legge, viene vanificato dalla continua “ossessione” di un imposto mercato della lettura. Un mercato internazionale, che vede le principali case editrici italiane in continua competizione, non sulla qualità, ma sulla quantità dei titoli che vengono stampati ogni anno.

L’incanto del dialetto, in memoria di Silvio Montaguti.

L’incanto del dialetto; in memoria di Silvio Montaguti
VIDEO

– Castello di Serravalle in Valsamoggia (BO), 18/03/16. La serata dedicata alla memoria di Silvio Montaguti, scomparso solo pochi giorni prima, il 23 febbraio 2016, ha riempito di vecchi e nuovi amici la sala dell’ Ecomuseo della Collina e del Vino; pareva che gran parte dei presenti fossero ancora increduli di quanto fosse accaduto, c’erano progetti, incontri, cantate e serate da organizzare ma ora pareva essersi fermato il motore che animava tutto questo.

Il giardino della pietra fiorita, invito al concerto

Il giardino della pietra fiorita, invito al concerto

Vi invitiamo al concerto che Il giardino della Pietra Fiorita ha tenuto il 17 agosto 2016 in occasione del 14° anno della rassegna Arcipelaghi Sonori tenutasi nel Parco di Villa Boschetti a S. Cesario sul Panaro (Mo). Il gruppo musicale diretto da Alessandro Parente ha aperto la rassegna musicale di quest’anno a S. Cesario e lo ha fatto in grande allegria con un concerto sorprendente ed estremamente “mediterraneo” nello sviluppo dei suoi brani.

Artemente, ecco il programma del festival delle arti

ANTEPRIMA. Domenica 4 settembre potremo trascorrere una intera giornata ad ArtEmente, il Festival delle Arti, che si terrà a Savigno. Abbiamo la locandina in anteprima e la pubblichiamo volentieri perchè, in minima parte abbiamo collaborato anche noi ed abbiamo creduto in questa manifestazione fin dalla prima edizione. Leggendo la locandina scopriremo di avere l’imbarazzo della scelta; allora che lo spettacolo inizi!

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Ulteriori informazioni le troverete in APPUNTAMENTI

ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia (BO). Come sapete siamo stati fra i primi sostenitori della prima edizione (2015) di ArtEmente, il festival delle arti, che quest’anno si svolgerà domenica 4 settembre a Savigno e, naturalmente, documenteremo anche nell’edizione 2016. Ecco svelata la prima anteprima: la data della manifestazione è stata spostata, segnatevi quindi il 4 settembre 2016. La seconda anteprima è la pubblicazione del bando di partecipazione, aperto a tutti, che pubblichiamo con piacere. E la terza anteprima?? La terza anteprima è più che altro un auspicio: niente temporalone a metà giornata (come nella scosta edizione)! La quarta anteprima non è nemmeno una vera anteprima: Ilaria Landi, il motorino organizzativo di questa kermesse ancora non completamente compresa in tutta la sua potenza, ha dato via alle danze, buon divertimento. Vi terremo informati sui progressi in corso e vi racconteremo l’intera domenica.

ARTEMENTE BANDO 2016-1

ARTEMENTE BANDO 2016-2

DICHIARAZIONE

Pillola corsara n°18 – Domenica è sempre domenica: perché ricordarla?…

Domenica è sempre domenica: perché ricordarla?…  [n.18]

Tempo fa, era di domenica, sono entrato in una chiesa del centro di Bologna. Si stava officiando il rito festivo e vi era un apparente atmosfera di raccoglimento e di devozione. Un abbaiare di cane e bambini vocianti irruppero improvvisamente. Girandomi ho notato che erano entrate delle coppie di giovani, vestiti come se andassero ad una sagra di provincia, con cane e bambini scorazzanti e saettanti sul “passeggino”.

E a nessuno interessava quanto accadeva sull’altare. Erano entrati per una sosta, per un diversivo, per un ridicolo ed inutile atto ereditato ma mai praticato. Una vera sorpresa per non dire inquietante delusione. Osservando altri “fedeli” notavo delle similitudini con i giovani incursori.

Tutti, tranne qualche “anziano”, erano liberamente vestiti, i loro volti non mostravano alcun segno di partecipazione religiosa ed osservante. Aleggiava una certa noia : lo sbadiglio del giorno festivo. Una parentesi coatta di una giornata come tutte le altre. Sì perché oggi il calendario non si legge, anzi, non lo si conosce più. Non è il nostro tempo “metaforico”, fatto di pensieri, annotazioni, evocazioni e sentimenti.

Oggi, la realtà virtuale ha cancellato anche queste piccole cose, dove anche una semplice illusione o stato d’animo non ci appartiene, non è più linfa vitale per rinnovare la cadenza dei giorni, delle settimane, dei medi e degli anni.

Tutto si è appiattito. Tutto è stato messo, come si diceva un tempo, nel dimenticatoio. Eppure, senza commettere “atti impuri”, vorrei ricordare cosa era la domenica  qualche decennio fa. Era il giorno più atteso della settimana.

Non esistevano week end, ponti vacanzieri ( improvvisati o calcolati ), il sabato prefestivo, insomma la settimana corta, anzi,cortissima. Era il giorno dove ognuno sognava di mettere qualcosa di nuovo, di vestirsi con l’abito della festa e di sognare di vivere, soprattutto, nel calore della famiglia e degli amici le ore più felici della giornata e della settimana trascorsa. Era il dimenticare ogni affanno quotidiano. Il sentirsi, finalmente, sereno, con un altro spirito : quello della domenica!

IL MUSICHIERE

Anche la “tavola” si apparecchiava con tovaglie profumate e pranzi unici della domenica: giorno sognante al suon delle campane delle chiese in festa, appositamente, addobbate come si conviene nel giorno dedicato al Signore. Una giornata particolare, che con la sua retorica mescolata di buonismo e di sano consumismo, teneva ancora unita la famiglia ed un certo mondo che volgeva, inesorabilmente, sotto i colpi di boom economico omologante, al suo inesorabile tramonto.

Ma è certo che se oggi ci fosse un po’ di quella genuina e “patriarcale” esperienza, dove tutta la famiglia si recava in chiesa ed al pomeriggio nell’agognato cinematografo, avremmo una certa continuità ed un modo diverso di essere e di credere.

L’appiattimento dei costumi, l’egualitarismo consumistico, la cancellazione delle diversità ( culturali e delle tradizioni ), rendono la partecipazione ai riti religiosi e civili insignificanti, un semplice diversivo da aggiungere ad uno spot pubblicitario. L’età dell’immagine ha atrofizzato il nostro pensiero, la nostra educazione, la nostra formazione.

Può sembrare nostalgico e fuori luogo ricordare quel particolare momento della vita italiana, quando l’entusiasmo della “rinascita” dalle tragiche rovine della seconda guerra mondiale, in un clima di illusoria gioia per combattere le tribolazione della quotidianità, dal famoso programma :

“Il Musichiere”, il grande Mario Riva cantava, con la sua contagiosa simpatia, un motivo musicale molto orecchiabile e di chiara sintesi ideologica, per una nuova italianità:

Domenica è sempre domenica” (1958), di cui trascrivo, le strofe di maggiore richiamo:

                                                        “Domenica è sempre domenica

                                           si sveglia la città con le campane.

Al primo din-don del Gianicolo

Sant’Angelo risponde din-don-dan.

Domenica è sempre domenica

e ognuno appena si risveglierà

felice sarà e spenderà

sti quattro soldi de felicità”. […]

 

 

Franchino Falsetti

 

Produzioni Millecolline

Diritti Riservati

Corti, Chiese e Cortili – XXX Edizione

CORTI, CHIESE E CORTILI 2016, XXX Edizione

Corti, Chiese e Cortili compie trent’anni. Nata ideata nel lontano 1987 da Teresio Testa con un programma di nove concerti e che dopo soli dieci anni ne contava già quasi quaranta, la rassegna ripropone la formula vincente fatta di performance concertistiche di alto livello ospitate nei luoghi più suggestivi delle terre al confine tra le province di Bologna e Modena ed arricchendola di alcune importanti novità.

b. La foto - Alchimie Sonore

b. La foto - Alchimie Sonore

b. La foto - I Fiamminghi e l'Italia

 

30 concerti e 3 produzioni per celebrare 30 anni:

– Anteprima al pubblico l’8 maggio a Valsamoggia e apertura il 13 maggio, a Casalecchio con Fabrizio Bosso insieme alla Jazz in’it Orchestra

– Tre produzioni: l’allestimento dell’opera di C. Monteverdi L’incoronazione di Poppea, un album e un film

– Workshop e Masterclass dedicata ai musicisti

– Un omaggio a Gino Pellegrini con il ritorno dello spettacolo Detector con Ivano Marescotti nella casa-studio dello scenografo.

Il progetto sostenuto dal Distretto Culturale di Casalecchio di Reno e dalle Amministrazioni Comunali di Valsamoggia, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Zola Predosa registra il gradito ritorno del Comune di Casalecchio di Reno tra i promotori e, per il primo anno, il sostegno della Regione Emilia Romagna.

I concerti

Le programmazione 2016 ruota intorno all’idea di ripercorrere il meglio di ciò che la rassegna e il suo territorio hanno saputo proporre in questi trent’anni: ci saranno alcune delle migliori musiche e dei generi che si sono alternati sui palchi della rassegna e il ritorno di alcune location di eccezione tra cui Palazzo Albergati a Zola Predosa e il Teatro Comunale “Laura Betti” di Casalecchio di Reno..

 

Testo estratto dal comunicato stampa a cura della Direzione di Corti, Chiese e Cortili edizione 2016

 

Produzioni Millecolline

Diritti Riservati