Il 2° concorso artistico in ricordo di Gustavo Dino Biagi torna ad aprire le stagioni artistiche della Valsamoggia organizzato dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio che, come da istituzione, si rivolge ad artisti emergenti che non hanno ancora avuto la possibilità di mostrare i loro lavori in una mostra ed essere pubblicati in un catalogo.
Categoria: Arti Figurative
La cartolina della domenica a Cleto Tomba
Franchino Falsetti invia la cartolina della domenica di oggi, 03 dicembre 2017, a Cleto Tomba, a ricordo di un artista bolognese che rischia di essere dimenticato
Artista del mese, novembre è per Giovanni Neri
Raggiungere la casa di Giovanni sembra quasi difficile; Chiesa Nuova è una piccolissima località che non è nemmeno più indicata nelle mappe della recente costituzione di Valsamoggia, eppure esiste ed è un luogo incantevole una volta superato il muro stradale che la divide dalla semplice raggiungibilità. Ed è quì, in una campagna circondata da larghe striscie di catrame, che Giovanni Neri coltiva da tempo la sua passione per la pittura, per i luoghi e per la sua terra.
Terre Incolte, un film su Giovanni Neri – VIDEO
Il pittore crespellanese, Giovanni Neri, presenterà nel suo studio di Chiesa Nuova di Crespellano (Valsamoggia, Bo), un cortometraggio girato su di lui e sulla sua pittura con la regia di Gigi Giustiniani, la collaborazione di Raffaele Rezzonico e il coordinamento di Tiziana Carfagna. La data di venerdì 22 settembre sarà una data unica, ovvero, l’unica occasione per poter incontrare Giovanni Neri e condividere le sensazioni che il cortometraggio ha saputo svelare.
La Galleria d’Arte Millecolline dedica a Gustavo Dino Biagi il mese di luglio
Nascere e vivere nell’immediato dopoguerra non è cosa facile, per nessuno.
Gustavo “Dino” Biagi e la sua famiglia non fanno eccezione. Sono tempi in cui è necessario accontentarsi di poco, a volte anche di niente. Gustavo cresce come tutti i bambini in quegli anni di rinascita dopo la catastrofe della guerra. Gioca in cortile con i suoi fratelli e i suoi amici, si costruisce i giocattoli nella falegnameria del nonno materno, e frequenta la scuola da alunno studioso e attento.
Mirò! Sogno e colore
Mirò venne definito da Breton “il più surrealista dei surrealisti”, ma l’arte di Mirò rimane un “unicum non inquadrabile in una corrente artistica definita. Spregiatore dell’arte tradizionale rappresentativa, Mirò operò per decostuire gli archetipi che costituivano il suo universo mentale, arrivando al segno primitivista ed al colore simbolico.
