Un video per ricordare la Giornata della Memoria 2016
Il folk a ciel sereno. Francesco Di Vicino.
ANTEPRIMA – Bazzano in Valsamoggia (Bo). Come un fulmine a ciel sereno arriva I colori della musica folk una rassegna di musica folk con quattro appuntamenti in Rocca, uno al mese, il primo previsto per domenica 7 febbraio, che ci accompagneranno fino a maggio 2016. E’ la prima volta per una rassegna di musica folk a Bazzano e ce la presenta la Scuola di Musica “Giuseppe Fiorini ” assieme alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio; noi di Millecolline, qualche giorno fa, abbiamo pubblicato la locandina della rassegna (vedi APPUNTAMENTI) ma, a causa del brevissimo tempo dalla prima data, non siamo riusciti a curiosare in anteprima… ci faremo perdonare andando ai loro concerti e raccontandoveli. Intanto eccovi alcune note relative agli appuntamenti della rassegna compreso la prima data del primo concerto dedicata a Francesco di Vicino.
I colori della musica folk
Quattro appuntamenti alla Rocca dei Bentivoglio, a Bazzano di Valsamoggia.
Un piccolo viaggio nella tradizione musicale italiana da nord a sud, da febbraio a maggio in quattro lezioni concerto.
Comincia domenica 7 febbraio alle 17:00, nella Sala dei Giganti della Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, la mini-rassegna I colori della Musica Folk, 4 lezioni-concerto dedicate alla musica popolare italiana, un viaggio immaginario dalle Alpi alla Puglia passando per l’Emilia e la Campania.
La rassegna curata dalla Scuola di Musica “Giuseppe Fiorini” di Valsamoggia sotto la direzione artistica di Enrico Bernardi, è la prima tappa verso il trentennale della rassegna di musica colta, sacra e popolare Corti, Chiese e Cortili.

Primo appuntamento, domenica 7 Febbraio, alle 17:00 con Francesco Di Vicino, uno dei massimi esponenti della corrente etno-folk napoletana.
Nel suo repertorio originale, la tradizione musicale poetica partenopea e gli stilemi del folk d’autore vengono magistralmente fusi con il moderno linguaggio musicale del pop.
Un mix di tradizione e modernità, dove i testi di Di Vicino raccontano gli aspetti sociali più duri della realtà di strada in cui è cresciuto ed in cui vive, ma anche la sua visione poetica del mondo filtrata da quella tipica intelligente ironia partenopea, che la rende autentica e potente.
Durante il concerto l’esecuzione di alcuni brani, sarà alternata a momenti di approfondimento guidati dallo stesso Di Vicino per mettere a confronto gli aspetti più innovativi della moderna produzione cantautorale napoletana, attraverso gli elementi stilistici della tradizione ed i suoi caratteristici ritmi.
La lezione concerto diventa un dialogo, un momento di condivisione e non un semplice racconto, intervallando gli aspetti didattici-musicali (i ritmi e gli strumenti a percussione tipici) con quelli storici e di attualità sociale nella visione poetica del cantautore.
FRANCESCO DI VICINO
Uno dei massimi esponenti dell’etno-folk napoletano, il suo è un repertorio originale dove la tradizione musicale e poetica partenopea e gli stilemi del folk d’autore vengono magistralmente fusi con il moderno linguaggio musicale del pop, con intelligente ironia, autenticità e potenza.
Note riprese da comunicato stampa Fondazione Rocca dei Bentivoglio.
Diritti Riservati
La Notte, la Giornata della Memoria
ANTEPRIMA – Sabato 6 e domenica 7 febbraio 2016 ritornerà La Notte, uno spettacolo teatrale di grande coinvolgimento e, giustamente, più volte replicato dal Collettivo La Notte e il Teatro delle Ariette. Pubblichiamo volentieri il loro comunicato stampa.


Produzione Millecolline
Diritti Riservati.
Lev, il libro di Barbara Vagnozzi – VIDEO
Bazzano in Valsamoggia (Bo), 30/01/16. Millecolline comincia a raccontare la Giornata della Memoria iniziando da Lev il libro illustrato di Barbara Vagnozzi presentato in libreria Carta/Bianca proprio questa sera. Tutte le parole che avremmo voluto scrivere per presentare questo libro sono state dette dall’autrice e da Doriano, quindi, non ci resta che augurarvi una buona visione.
Produzione Millecolline
Diritti Riservati
Pillole corsare n.7 – Di cosa dobbiamo, davvero, preoccuparci?
Di cosa dobbiamo, davvero, preoccuparci? [n.7]
Molti sono gli allarmismi che leggiamo ogni giorno sui giornali o vediamo, senza sosta, in televisione o nei “cari” tormentoni mediatici.
Tra questi, non trovo quello che, in modo invisibile, sta trasformando il nostro modo di vivere, ma, soprattutto, la visione della nostra breve esistenza su questa Terra. Alla angosciante “uniformità” dei giornali, si aggiunge l’ossessivo tam tam che percorre, con narrazioni romanzesche, l’intero mondo dell’informazione a livello planetario. Il processo di spettacolarizzazione di ogni avvenimento: da quello mondano a quello drammatico, domina e condiziona ogni tentativo di comprensione e di interpretazione della realtà. Si è spenta ogni forma di critica, di riflessione e di conoscenza di quanto vediamo, ascoltiamo e leggiamo. Tutto fa parte di un progetto di pianificazione che porta all’assenza delle coscienze, ad una rinuncia automatica, non motivata, di sentita e consapevole partecipazione. Viviamo un mondo di immagini che si riflettono su noi stessi e ci rendono funamboli, privi di ogni emozione, di ogni reazione di fronte all’irrazionale distruttivo che si muove attorno a noi.
La cultura occidentale non è solo nel suo declino, ma ha raggiunto il baratro, cioè la linea della sua “autodistruzione”. Non valgono i paragoni con la fine dell’Impero Romano o la morte delle ideologie. Non è il tempo di trovare alibi o consolazioni. L’uomo occidentale del XXI secolo è ritornato “nudo”, come lo era nei secoli, definiti bui: privi di luce, di vita, di aspettative, di difese, di amore. Secoli in cui governavano la rassegnazione, la rinuncia, l’indifferenza. Ecco di cosa dobbiamo, davvero, preoccuparci: oggi i mass media ci hanno deformata la percezione della realtà. Oggi leggiamo la realtà con gli occhi dei massa media e tutto ci sembra una fiction di orwelliana memoria. Abbiamo perso i senso della realtà, il senso dell’orrore, il senso della vita e della morte. Tutto si è gradualmente disumanizzato. Viviamo in un mondo di “favole” alla rovescio, dove non si scrive più …. “e vissero felici e contenti”

Franchino Falsetti
Produzioni Millecolline
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Teatro Alemanni e Mordano (BO) ospiteranno Teatranda
ANTEPRIMA. Il 30 e il 31 gennaio 2016 la Compagnia Teatranda presenterà: “40… anni ma non li dimostra” al Teatro Alemanni di Bologna e il 6 febbraio farà un’altra data al Teatro Comunale di Mordano (Bo). Teatranda è una “Compagnia Teatrale di amAttori formata da un gruppo di persone che si sono incontrate per caso e sono rimaste insieme per scelta” che si è formata il 3 gennaio 2014 e che raccoglie attori provenienti da varie esperienze. Solo alcuni giorni fa abbiamo conosciuto due componenti della Compagnia Teatranda e, sapete come ci dia fastidio comporre articoli andando a spulciare i siti internet, abbiamo deciso che dedicheremo loro un articolo “nostro” e più approfondito di quanto avete letto fin’ora (!) Intanto siamo contenti di pubblicare il primo materiale che ci ha inviato la stessa Compagnia a riguardo del loro lavoro che presenteranno in una data vicinissssima: 30 e 31 gennaio 2016! C’è pochissimo tempo per organizzarvi ma il Teatro Alemanni vi aspetta (oppure il Comunale di Mordano…). A presto.

Troverete le locandine con le date, gli orari e i contatti nella palette APPUNTAMENTI della nostra rivista.
Produzioni Millecolline
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