Il giardino della pietra fiorita, invito al concerto

Il giardino della pietra fiorita, invito al concerto

Vi invitiamo al concerto che Il giardino della Pietra Fiorita ha tenuto il 17 agosto 2016 in occasione del 14° anno della rassegna Arcipelaghi Sonori tenutasi nel Parco di Villa Boschetti a S. Cesario sul Panaro (Mo). Il gruppo musicale diretto da Alessandro Parente ha aperto la rassegna musicale di quest’anno a S. Cesario e lo ha fatto in grande allegria con un concerto sorprendente ed estremamente “mediterraneo” nello sviluppo dei suoi brani.

Artemente, ecco il programma del festival delle arti

ANTEPRIMA. Domenica 4 settembre potremo trascorrere una intera giornata ad ArtEmente, il Festival delle Arti, che si terrà a Savigno. Abbiamo la locandina in anteprima e la pubblichiamo volentieri perchè, in minima parte abbiamo collaborato anche noi ed abbiamo creduto in questa manifestazione fin dalla prima edizione. Leggendo la locandina scopriremo di avere l’imbarazzo della scelta; allora che lo spettacolo inizi!

pieghevole_retro_WEB

Ulteriori informazioni le troverete in APPUNTAMENTI

ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia (BO). Come sapete siamo stati fra i primi sostenitori della prima edizione (2015) di ArtEmente, il festival delle arti, che quest’anno si svolgerà domenica 4 settembre a Savigno e, naturalmente, documenteremo anche nell’edizione 2016. Ecco svelata la prima anteprima: la data della manifestazione è stata spostata, segnatevi quindi il 4 settembre 2016. La seconda anteprima è la pubblicazione del bando di partecipazione, aperto a tutti, che pubblichiamo con piacere. E la terza anteprima?? La terza anteprima è più che altro un auspicio: niente temporalone a metà giornata (come nella scosta edizione)! La quarta anteprima non è nemmeno una vera anteprima: Ilaria Landi, il motorino organizzativo di questa kermesse ancora non completamente compresa in tutta la sua potenza, ha dato via alle danze, buon divertimento. Vi terremo informati sui progressi in corso e vi racconteremo l’intera domenica.

ARTEMENTE BANDO 2016-1

ARTEMENTE BANDO 2016-2

DICHIARAZIONE

Pillola corsara n°18 – Domenica è sempre domenica: perché ricordarla?…

Domenica è sempre domenica: perché ricordarla?…  [n.18]

Tempo fa, era di domenica, sono entrato in una chiesa del centro di Bologna. Si stava officiando il rito festivo e vi era un apparente atmosfera di raccoglimento e di devozione. Un abbaiare di cane e bambini vocianti irruppero improvvisamente. Girandomi ho notato che erano entrate delle coppie di giovani, vestiti come se andassero ad una sagra di provincia, con cane e bambini scorazzanti e saettanti sul “passeggino”.

E a nessuno interessava quanto accadeva sull’altare. Erano entrati per una sosta, per un diversivo, per un ridicolo ed inutile atto ereditato ma mai praticato. Una vera sorpresa per non dire inquietante delusione. Osservando altri “fedeli” notavo delle similitudini con i giovani incursori.

Tutti, tranne qualche “anziano”, erano liberamente vestiti, i loro volti non mostravano alcun segno di partecipazione religiosa ed osservante. Aleggiava una certa noia : lo sbadiglio del giorno festivo. Una parentesi coatta di una giornata come tutte le altre. Sì perché oggi il calendario non si legge, anzi, non lo si conosce più. Non è il nostro tempo “metaforico”, fatto di pensieri, annotazioni, evocazioni e sentimenti.

Oggi, la realtà virtuale ha cancellato anche queste piccole cose, dove anche una semplice illusione o stato d’animo non ci appartiene, non è più linfa vitale per rinnovare la cadenza dei giorni, delle settimane, dei medi e degli anni.

Tutto si è appiattito. Tutto è stato messo, come si diceva un tempo, nel dimenticatoio. Eppure, senza commettere “atti impuri”, vorrei ricordare cosa era la domenica  qualche decennio fa. Era il giorno più atteso della settimana.

Non esistevano week end, ponti vacanzieri ( improvvisati o calcolati ), il sabato prefestivo, insomma la settimana corta, anzi,cortissima. Era il giorno dove ognuno sognava di mettere qualcosa di nuovo, di vestirsi con l’abito della festa e di sognare di vivere, soprattutto, nel calore della famiglia e degli amici le ore più felici della giornata e della settimana trascorsa. Era il dimenticare ogni affanno quotidiano. Il sentirsi, finalmente, sereno, con un altro spirito : quello della domenica!

IL MUSICHIERE

Anche la “tavola” si apparecchiava con tovaglie profumate e pranzi unici della domenica: giorno sognante al suon delle campane delle chiese in festa, appositamente, addobbate come si conviene nel giorno dedicato al Signore. Una giornata particolare, che con la sua retorica mescolata di buonismo e di sano consumismo, teneva ancora unita la famiglia ed un certo mondo che volgeva, inesorabilmente, sotto i colpi di boom economico omologante, al suo inesorabile tramonto.

Ma è certo che se oggi ci fosse un po’ di quella genuina e “patriarcale” esperienza, dove tutta la famiglia si recava in chiesa ed al pomeriggio nell’agognato cinematografo, avremmo una certa continuità ed un modo diverso di essere e di credere.

L’appiattimento dei costumi, l’egualitarismo consumistico, la cancellazione delle diversità ( culturali e delle tradizioni ), rendono la partecipazione ai riti religiosi e civili insignificanti, un semplice diversivo da aggiungere ad uno spot pubblicitario. L’età dell’immagine ha atrofizzato il nostro pensiero, la nostra educazione, la nostra formazione.

Può sembrare nostalgico e fuori luogo ricordare quel particolare momento della vita italiana, quando l’entusiasmo della “rinascita” dalle tragiche rovine della seconda guerra mondiale, in un clima di illusoria gioia per combattere le tribolazione della quotidianità, dal famoso programma :

“Il Musichiere”, il grande Mario Riva cantava, con la sua contagiosa simpatia, un motivo musicale molto orecchiabile e di chiara sintesi ideologica, per una nuova italianità:

Domenica è sempre domenica” (1958), di cui trascrivo, le strofe di maggiore richiamo:

                                                        “Domenica è sempre domenica

                                           si sveglia la città con le campane.

Al primo din-don del Gianicolo

Sant’Angelo risponde din-don-dan.

Domenica è sempre domenica

e ognuno appena si risveglierà

felice sarà e spenderà

sti quattro soldi de felicità”. […]

 

 

Franchino Falsetti

 

Produzioni Millecolline

Diritti Riservati

Corti, Chiese e Cortili – XXX Edizione

CORTI, CHIESE E CORTILI 2016, XXX Edizione

Corti, Chiese e Cortili compie trent’anni. Nata ideata nel lontano 1987 da Teresio Testa con un programma di nove concerti e che dopo soli dieci anni ne contava già quasi quaranta, la rassegna ripropone la formula vincente fatta di performance concertistiche di alto livello ospitate nei luoghi più suggestivi delle terre al confine tra le province di Bologna e Modena ed arricchendola di alcune importanti novità.

b. La foto - Alchimie Sonore

b. La foto - Alchimie Sonore

b. La foto - I Fiamminghi e l'Italia

 

30 concerti e 3 produzioni per celebrare 30 anni:

– Anteprima al pubblico l’8 maggio a Valsamoggia e apertura il 13 maggio, a Casalecchio con Fabrizio Bosso insieme alla Jazz in’it Orchestra

– Tre produzioni: l’allestimento dell’opera di C. Monteverdi L’incoronazione di Poppea, un album e un film

– Workshop e Masterclass dedicata ai musicisti

– Un omaggio a Gino Pellegrini con il ritorno dello spettacolo Detector con Ivano Marescotti nella casa-studio dello scenografo.

Il progetto sostenuto dal Distretto Culturale di Casalecchio di Reno e dalle Amministrazioni Comunali di Valsamoggia, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Zola Predosa registra il gradito ritorno del Comune di Casalecchio di Reno tra i promotori e, per il primo anno, il sostegno della Regione Emilia Romagna.

I concerti

Le programmazione 2016 ruota intorno all’idea di ripercorrere il meglio di ciò che la rassegna e il suo territorio hanno saputo proporre in questi trent’anni: ci saranno alcune delle migliori musiche e dei generi che si sono alternati sui palchi della rassegna e il ritorno di alcune location di eccezione tra cui Palazzo Albergati a Zola Predosa e il Teatro Comunale “Laura Betti” di Casalecchio di Reno..

 

Testo estratto dal comunicato stampa a cura della Direzione di Corti, Chiese e Cortili edizione 2016

 

Produzioni Millecolline

Diritti Riservati

Parliamo di Arcipelaghi Sonori a S. Cesario.

ANTEPRIMA  VIDEO. S. Cesario sul Panaro (Mo), 13/08/16. Come promesso cominciamo ad esplorare la 14° edizione di Sentieri Sonori; il festival internazionale di musica etnica che si tiene nel parco di Villa Boschetti a S. Cesario (Mo) e che si svolgerà il 17 e il 18 agosto. A parlarci della rassegna sarà l’assessore Francesco, buona visione.

 

 

——————————————————————————————————————————————————————————————————————————–

ANTEPRIMA. S. Cesario (Mo), 01.08.16. Due notti d’agosto si riempiranno di musica a S. Cesario; ritorna la rassegna Arcipelaghi Sonori e noi ne seguiremo il percorso. Aspettatevi nuove informazioni. A presto.

Info e locandina: https://millecolline.it/appuntamenti/

 

FR
Locandina di Arcipelaghi Sonori 2016

Teatro di Terra, tournèe iniziata

Crespellano in Valsamoggia (Bo), 08/08/16. Inizia oggi, al Biricoccolo, la tournée estiva del Teatro delle Ariette che porta in giro, in Valsamoggia, lo spettacolo “Teatro d terra”. Siamo stati fortunati in questo “debutto” di questo storico spettacolo; il clima notturno è stato mite e la campagna di questo inizio di pianura prima del grande spazio verso le prealpi ci ha accolto con un tramonto lunghissimo e importante. Abbiamo raccolto alcune impressioni dello spettacolo e vorremmo raccontarvelo in alcune fotografie di questa serata.

 

Testo e fotografie di Roberto Cerè

Produzioni Millecolline

Diritti riservati

 

————————————————————————————————————————————————————————————————————————————-

Castello di Serravalle in Valsamoggia (Bo), 07/08/16. Domani inizierà la tournée samoggina di Teatro di Terra  nell’ambito del progetto Territori da Cucire curata e promossa dal Teatro delle Ariette. Saranno 7 serate di teatro disseminate fra cortili, parrocchie e Centri Sociali nella prima metà di agosto; scelta coraggiosa visto il periodo vacanziero impresso, almeno nella memoria collettiva, nella maggior parte di noi italiani. Una bella sfida. Noi di Millecolline cercheremo di seguirne le soste il più possibile e intanto pubblichiamo il testo che ci ha inviato la segreteria del Teatro delle Ariette.

 

Il Teatro delle Ariette con  “Teatro di Terra”  

dall’8 al 19 agosto in tournée in Valsamoggia (Bologna)

 

nell’ambito del progetto

TERRITORI DA CUCIRE 2016 #2

direzione artistica e organizzazione Teatro delle Ariette

Dopo le repliche di “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?” creazione realizzata con i giovani del Collettivo La Notte, prosegue in Valsamoggia dall’8 al 19 agosto la seconda parte di “Territori da cucire” con “Teatro di Terra”, spettacolo storico del Teatro delle Ariette del 2002, di Paola Berselli e Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini, regia Stefano Pasquini.

“Teatro di Terra” è il tempo di una trasformazione. La trasformazione del mais che diventa polenta. Una trasformazione a senso unico, irreversibile, dalla quale non si torna indietro.

Teatro di Terra-42 ph G.B.Parente
Teatro di Terra-42 (ph G.B.Parente)

‹‹Facciamo la polenta in un paiolo di rame – scrive il Teatro delle Ariette – facciamo il teatro in un altro modo, chissà se è teatro. Mettiamo gli spettatori seduti in una specie di cerchio e in quel cerchio stiamo seduti anche noi. Poi ci sono le piccole e le grandi cose della nostra vita, quelle vicine e quelle lontane, fatti insignificanti e tragedie, la terra, l’amore e la guerra. Prima di tutto l’incontro, chissà se è teatro, in fondo siamo anche contadini.  Eppure c’è una ragnatela di fili sottilissimi che unisce tutto, che ci unisce tutti, uomini, bestie, semi, frutti e foglie. Forse è per questo che ci ritroviamo attorno al “teatro di terra”, per domandarci cosa è che ci unisce, quali dolori, quali gioie, quale destino abbiamo in comune su questo mondo-trottola. Insieme mangiare, bere, piangere e ridere mentre il tempo passa e ci lascia inevitabilmente diversi da quello che eravamo un’ora prima, prima di incontrarci, eppure tutti egualmente prigionieri di quella ragnatela di fili che unisce i segni, le azioni, le parole e le cose››.

Teatro di Terra-26. (ph.G.B.Parente)
Teatro di Terra-26. (ph.G.B.Parente)

“Territori da cucire”, progetto che il Teatro delle Ariette realizza, per la seconda edizione, con il contributo di Comune di Valsamoggia, Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la collaborazione di Fondazione Rocca dei Bentivoglio Valsamoggia, Cob Monteveglio, Altre Velocità, A Teatro nelle Case, porta quest’anno il teatro in luoghi marginali e non catalogati, quasi invisibili ma che svolgono un ruolo di socializzazione importante e in  centri di aggregazione tradizionali e conosciuti per fare incontrare generazioni diverse e modi differenti di vivere la socialità con l’obiettivo di stimolare la pratica teatrale e artistica come strumento di consapevolezza e di socializzazione.

 

Calendario repliche:

lun.8 agosto ore 20 > Az. Agr. Il Biricoccolo – Crespellano

merc. 10 agosto ore 20  > Parco 1° Maggio –  Bazzano

ven. 12 agosto ore 20 > Orti Fondazza – Castello di Serravalle

dom. 14 agosto ore 20 > Fattoria Delle Querce – Bazzano

mart. 16 agosto ore 20 > Centro Sociale Raimondi  – Ponte Samoggia di Crespellano

giov. 18 agosto ore 20 > Parrocchia di Vedegheto – Savigno

ven. 19 agosto ore 20 > Consorzio Vini Colli Bolognesi – Monteveglio

Prenotazione obbligatoria 051/6704373.